Dal 2007 Antica Masseria ‘A Canc’llera della famiglia Lavorgna produce vini d’eccellenza, precedentemente conferitori d' uve presso le cooperative del territorio ma da sempre produttori di vino da oltre quattro generazioni secondo le classiche famiglie del meridione d’Italia che vivevano di agricoltura.
L’azienda è situata sulle fertili colline marno-argillose della Valle Telesina incastrata tra il Monte Acero e Monte Erbano, precisamente nel comune di San Lorenzello, famoso per le sue ceramiche e i cosidetti "'mscott" tipico tarallo laurentino , in zona Cancello Massone via Tratturo Regio.
L’etimologia della denominazione ‘A Canc’llera ha radici profonde, infatti tutto parte da Aulino Maria Giuseppa Nonna di Italo Lavorgna che dà vita all’antica masseria in contrada Cancello Massone, da qui ne deriva l'identificazione in forma dialettale al femminile Maria Giuseppa ‘A Canc’llera per cui la Masseria de 'A Canc'llera.
Oggi l’azienda è guidata dai giovani fratelli Imma e Giuseppe figli di Italo Lavorgna in cui concentrano tutte le proprie risorse per garantire la qualità e l’espressione di un ricco territorio come il Sannio. Basti pensare che prima del 2007 l’azienda produceva circa 1000 quintali di uve, successivamente con i nuovi impianti e la gestione sostenibile delle vigne si è passati ad una produzione quasi tre volte in meno, con rese bassissime ed una produzione di circa 10.000 bottiglie.
L’Antica Masseria ‘A Canc’llera può ritenersi una delle poche aziende in cui ha la maggior estensione di terreni a vigneti che circondano la casa-cantina, con circa l’80 % dei vigneti, l’altro 20 % è situato sulla piana di Telese Terme o meglio ancora Telesia Felix. In termini di tipologia di uve, l’azienda produce l’80 % d’uve a bacca nera e il restante a bacca bianca.
La cura della vigna è di gestione tutta al femminile con il lavoro certosino di Immacolata e la madre Lilliana; invece la scelta e la selezione delle uve con le appropriate tecniche di vinificazioni sono sotto la cura di Giuseppe con l’obiettivo primario di valorizzare i vitigni autoctoni come la Barbera del Sannio (in loco Camaiola), Coda di Volpe ed Agostinella, varietà storica quest’ultima quasi del tutto scomparsa. In minor quantità si producono anche Aglianico e Falanghina.
L’amore per la propria terra e i lusinghieri risultati raggiunti incoraggino ogni girono i fratelli Lavorgna a dare il meglio per rallegrare ed unire con gusto i palati di un pubblico trasversale dinnanzi ad un calice di vino.